Pagelle Seconda Serata Sanremo 2022

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Le pagelle della Seconda Serata di Sanremo 2022 a cura di Francesco Tosoni. In attesa di ascoltare tutti i 25 artisti in gara nella terza serata del Festival.

 

Le pagelle della Seconda Serata del Festival di Sanremo 2022 tra artisti che si sono distinti per esibizione e chi ha brillato un po’ meno e momenti in cui la notorietà ha preso il sopravvento sulla competenza.

 

Sangiovanni – “Farfalle”

Un brano fresco e travolgente in cui Sangiovanni coniuga leggerezza e intensità. Ottima interpretazione su un palco difficile come quello dell’Ariston. Una boccata d’aria!

Giovanni Truppi – “Tuo padre, mia madre, Lucia

Un brano dalla forte poetica e in pieno stile Truppi. L’esperienza Sanremese non plasma in alcun modo la sua essenza, il suo look ma soprattutto l’estetica della composizione di Giovanni, densa di testo, immagini, concetti e ispirazione raffinata e ricercata. Di sicuro poco immediata. Molto più godibile all’ascolto post esibizione. Sul palco dell’Ariston risulta decontestualizzato e poco integrato. Difficile comprendere una canzone così densa in un contenitore veloce e televisivo come quello di Sanremo.

Le Vibrazioni “Tantissimo

Un brano davvero ben confezionato e ben ideato, sia sotto il punto di vista della composizione musicale che dell’arrangiamento e del testo. Si discosta dalle classiche sonorità a cui Le Vibrazioni ci hanno abituato ma questo aspetto suona come un’evoluzione della band e non stona assolutamente con il loro percorso. L’esibizione di Sarcina sul palco dell’Ariston non brilla per intensità e precisione. Interpretazione eccessivamente dura e poco in linea con il potere emozionale della composizione.

Emma “Ogni volta è così

Esibizione riuscita e assolutamente in linea con il percorso artistico di Emma, intensa e diretta. Sente il brano e sì emoziona interpretando un testo che fa suo e che riesce a interpretare con intensità, trasporto e coinvolgimento. Bella la complicità con Francesca Michielin anche se quest’ultima alla direzione dell’orchestra stona per attitudine e competenza. L’idea di un’artista donna alla direzione piace e intriga ma qui mancano proprio i rudimenti, la gestualità e la consapevolezza di un ruolo che rischia così di essere sminuito.

Matteo Romano – “Virale

Tra i più giovani di questa edizione del Festival ma con una personalità artistica assolutamente di carattere. Parla utilizzando un linguaggio moderno e attuale rendendolo a tratti poetico e sicuramente evocativo. La qualità interpretativa di Matteo è ancora poco evidente sul palco dell’Ariston ma l’esibizione è precisa e dimostra nel complesso una bella qualità compositiva e una forte identità musicale.

Iva Zanicchi – “Voglio amarti

Un brano fuori dal tempo e da ogni volontà di essere inquadrato in un qualsiasi elemento di contemporaneità. Esalta bene la vocalità blues e sabbiosa della Zanicchi che dimostra di aver ancora una forte passione per questo mestiere di interprete. Non brilla per la sala stampa ma vedrete che balzo farà con la giuria demoscopica.

Ditonellapiaga e Rettore “Chimica

Un Mix micidiale per due artiste con un percorso decisamente diverso in termini di età e di contesto ma con una reale “chimica” che le accomuna. La volontà di spiazzare, provocare, descrivere la realtà in una chiave mai banale e decisamente personale. il risultato è esplosivo e coinvolgente ma perde il suo effetto con la chiusura del pezzo.

Elisa – “O forse seì tu

Con Elisa sembra sempre tutto semplice, sia dal punto di vista della comprensione emotiva del brano che dell’esibizione impeccabile e emozionante… tocca alcune corde dell’anima che solo lei riesce a far vibrare. Il tempo si ferma e l’emozione prende forma. Straordinaria.

 

 

Fabrizio Moro – “Sei tu

Brano nel classico stile “Sono solo parole” del buon Fabrizio Moro. Lui ha una vocalità incredibile e un’esigenza comunicativa reale e tangibile ma il brano non graffia, e non lascia quel segno a cui ci ha abituato nella sua storia artistica.

Tananai – “Sesso occasionale

Il brano non è niente male e assolutamente significativo dal punto di vista della sonorità attuale ma sul palco dell’Ariston non brilla per precisione, interpretazione e capacità comunicativa. Non sembrava del tutto a suo agio, manca di esperienza. Esibizione debole ma artista di carattere, con uno stile molto preciso e definito… de tenere sotto osservazione.

Irama – “Ovunque sarai

Se soprassediamo sul look che cattura l’attenzione per numero di parodie viste sul web bisogna dar atto a questo artista di aver maturato nella sua giovane carriera una consapevolezza artistica, una capacità comunicativa e interpretativa fuori dal comune. Intenso sia nei brani più moderni (come quello presentato nella scorsa edizione) sia in questo, più classico e spoglio dal punto di vista dell’arrangiamento. Sarebbe ottimo per la colonna sonora di un film.

Aka 7even “Perfetta così

Sonorità internazionali per uno degli artisti più amati nell’attuale panorama musicale italiano. Ottima proposta artistica, qualità nella realizzazione sia in termini di composizione che di arrangiamento. Ottima esibizione sul palco dell’Ariston… perfetta così.

Highsnob e Hu – “Abbi cura di te

Giovani promesse della nuova scena musicale italiana, li abbiamo ribattezzati come i “Coma_Cose nel sottosopra”. Ma il brano è interessante, intenso, con un bel arrangiamento – ricercato e ben realizzato –  e una linea melodica memorabile. Ottima l’intesa sul palco. L’esempio che per comunicare non bisogna per forza strafare.

 

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