Virginia Menegazzi: una vita tra parole e musica

virginia menegazzi

Su NoiseLetter le interviste esclusive ai concorrenti in gara a La Milano Sanremo della Canzone italiana 2017. Oggi vi presentiamo Virginia Menegazzi, una cantautrice che ha alle spalle già molte esperienze. E’ in gara con il suo brano “Attraverso lo specchio”.

La Milano Sanremo della Canzone italiana 2017 è una manifestazione itinerante che, parte da Milano e attraverso alcune delle più importanti regioni italiane, per tagliare il traguardo a Sanremo l’8 Febbraio 2017 durante la settimana del Festival della Canzone Italiana. L’artista avrà la possibilità di esibirsi in distribuzione radiofonica sulle emittenti del Circuito Radiofonico Nazionale Le 100 Radio. A giudizio della Direzione Artistica verranno le scelte le migliori opere per l’assegnazione del prestigioso Gran Trofeo REA – Le 100 Radio.

Tra i concorrenti in gara c’è Virginia Menegazzi, non solo cantautrice ma anche appassionata di parole e poesia. Non è la prima volta che partecipa a un concorso musicale. Noi abbiamo voluto farle qualche domanda per saperne di più…

 

virginia menegazzi

 

Ciao Virginia, hai già nel tuo curriculum diverse esperienze e concorsi. Cosa ti ha spinto a partecipare proprio a La Milano Sanremo della Canzone Italiana?

Ciao! Direi che ho scelto di propormi per la Milano Sanremo proprio a causa delle mie esperienze precedenti. Nella mia carriera di musicista sono passata attraverso le realtà più diverse e ho visto veramente di tutto, nel bene ma (purtroppo spesso!) anche nel male. Soprattutto quando si parla di concorsi… spesso, a chi ha il sogno di affermarsi nella musica, viene promessa una luna che poi si rivela di carta, solo per spillare soldi. Trovo particolarmente vile speculare sui sogni della gente, ma purtroppo (soprattutto nell’ambiente musicale)è una cosa che succede continuamente.
A Novembre del 2015, grazie a una serie fortunata di eventi, sono stata invitata a partecipare come ospite alla serata di apertura della scorsa edizione della Milano Sanremo. E’ stato così che ho avuto modo di conoscere questa realtà, la serietà e la dedizione delle persone che la portano avanti e il loro rispetto per la professionalità degli artisti che vi prendevano parte. La Milano Sanremo non promette lune di carta ma offre una reale visibilità a tutti i suoi partecipanti, fatta di contatti web, interviste, passaggi radiofonici e molto altro. Così, quando ho visto che erano aperte le iscrizioni per l’edizione 2017 ho deciso di provarci… ed essere entrata nel gruppo dei Fantastici 12 è stata davvero una grande soddisfazione!

Di cosa parla “Attraverso lo specchio”?

“Attraverso lo Specchio” e una microstoria che nasconde al suo interno una riflessione (e cosa fa uno specchio, se non riflettere?) sul tema dell’identità. All’inizio incontriamo questo personaggio, l’uomo col sorriso di tagliola. E’ abbastanza evidente che si tratta di un’anima perduta: tutto nella situazione in cui si trova appare decadente, disperato. Si trova probabilmente nel bagno di qualche squallido locale, sanguina, forse ha fatto rissa con qualcuno forse peggio…chi lo sa? Ed è a quel punto, mentre cerca di lavarsi il sangue dalle mani (senza riuscirci),che alza gli occhi e vede la sua immagine allo specchio. E si rende conto che la faccia nello specchio non la riconosce più: ma che cosa è diventato? CHI è diventato? Che fine ha fatto il ragazzo che era? Si può tornare indietro? E se non si può tornare, come si fa ad andare avanti senza tradire in continuazione se stessi? E come fare per ritrovarsi?
Tutte queste domande (che sono poi quelle che credo tutti noi ci poniamo, crescendo e andando avanti, mentre ci induriamo e rinunciamo a sognare) nella canzone gli vengono poste dallo specchio stesso. Lo specchio è un agente provocatore che (ovviamente) non può dare risposte definitive, ma alla fine lancia la sfida più difficile: quella di provare a capire chi siamo veramente e affrontare la vita a testa alta. E ridere, e gridare, quando serve.

Di solito cosa ispira i tuoi testi?

L’ispirazione è dappertutto. Il mondo è pieno di storie! Il mio insegnante di sceneggiatura alla Scuola Civica di Cinema di Milano, il grande Gaetano Sansone ci diceva: “se sei a corto di idee vai in una stazione, siediti lì, guardati intorno e non alzare il culo finché non avrai raccolto almeno cinque storie”. E ovviamente, in ogni storia che racconto c’è anche un po’ di me perché alla fine ogni canzone, come ogni quadro, è un po’ un autoritratto.

Quali sono le tue maggiori influenze musicali?

Il mio è un cantautorato contaminato, come mi piace dire quando mi chiedono di darmi un genere. Sono una divoratrice di musica, musicalmente onnivora. Come gusti spazio dalla classica alla tekno passando per il punk. Come autrice le contaminazioni principali vengono da due filoni. Il primo è quello dei grandi cantautori italiani, con cui sono letteralmente cresciuta (De Andrè, De Gregori, Dalla, Battisti-con e senza Mogol-, Paoli, Tenco, Rino Gaetano, Conte, Fossati…insomma avete capito!). Questo mi ha dato il gusto per la narrazione musicale, e anche un certo gusto gotico e crepuscolare nella scelta dei temi…basti dire che in prima elementare la maestra chiese “chi mi canta la sua canzone preferita?” e io mi alzai a cantare “Un blasfemo” di De Andrè!
Il secondo filone è quello del grande rock dai ’70-’80 (Velvet Underground, Doors, Bowie, Iggy,Cure ecc ecc…) alla linea indie-grunge-alt, che parte dai Pixies per arrivare a Nirvana, Smashing Pumpkins, poi… Placebo, Massive Attack e la deriva elettronica successiva. E poi la grinta la voce e l’atteggiamento delle grandi donne ribelli, da Courtney Love a Mia Martini, da Janis alla Bertè, dalla Rettore a Patty Smith e tante altre… così diverse ma così travolgenti per una ragazzina che aveva solo voglia di mangiare palchi!
E poi… va beh, ci siamo capiti…ce le ho altre 10 pagine per elencarli tutti?

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Attualmente la mie attenzioni sono rivolte principalmente alla preparazione del mio nuovo disco. Ho moltissime tracce da esaminare, scegliere, riarrangiare, registrare…insomma, un sacco di lavoro! Il mio prossimo singolo dopo “Attraverso lo Specchio” sarà un brano ,“Il metodo di Respirazione”, che ha già ricevuto un importante riconoscimento alla finale nazionale del Festival degli Autori. Per questo brano- dedicato alla memoria di una mia cara amica, una delle purtroppo tante vittime della violenza sulle donne- mi onorerà della sua collaborazione il grande musicista e produttore Carlo Calandri che, dopo averlo sentito, si è offerto di aiutarmi a rendere più forte la parte musicale. Insomma… grandi cose in cantiere, statene certi!

 

Photo credit: Gianfranco Schetter

 

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