Il Salotto Bukowski in scena all’Auditorium – Poesie, musica e teatro per un viaggio introspettivo

Salotto Bukowski

Il 20 marzo lo spettacolo itinerante “Salotto Bukowski” è andato in scena nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Una serata di poesie, musica e un po’ di teatro… non potevamo mancare! Ecco il nostro racconto con foto!

Il “Salotto Bukowski”, nato diversi anni fa da un’idea del cantautore Jacopo Ratini, si presenta come uno spettacolo che omaggia Charles Bukowski e i grandi scrittori; è però soprattutto un incontro per chi non vuole che si perda il piacere di leggere poesie, una stimolazione intellettuale, un viaggio introspettivo dentro sé e la vita.

Questa volta il Salotto è andato in scena all’Auditorium Parco della Musica di Roma, location di tutto rispetto. Parole e musica si sono alternate e sovrapposte, supportandosi a vicenda e conciliando esplorazioni sinestetiche.

I versi di Charles Bukowski sono stati interpretati da Jacopo Ratini e dall’attrice Ylenia Oliviero, mentre grandi classici della canzone italiana sono stati riproposti dal timbro caldo del cantautore Gianmarco Dottori, accompagnato dai maestri Luca Bellanova (piano e tastiera) e Fabio Garzia (lap steel guitar).

Ratini ha magistralmente fatto propri i pensieri di Bukowski, dando all’autore non solo voce ma anche corpo. Si è parlato della vita quotidiana, della morte, del dito medio, della birra, del sesso, del rapporto di coppia, dell’amore, delle delusioni sentimentali, delle riflessioni degli uomini e delle donne. La parte femminile delle poesie è stata incarnata da Ylenia Oliviero, che ha arricchito lo spettacolo permettendo dei convincenti dibattiti uomo-donna e simpatici siparietti fra lei e Ratini. Il tutto sulle note dei cantautori italiani più amati tra cui Lucio Dalla, Vinicio Capossela, Fabrizio De Andrè, Franco Califano, Rino Gaetano, Lucio Battisti.

Nel mentre, infatti, Dottori cantava ad esempio “Mio fratello è figlio unico”, “Io me ‘mbriaco”, “Vendo casa”, “Disperato erotico stomp”, “Che coss’è l’amor”, “Anna e Marco”, “Ballata dell’amore cieco o della vanità”, “Una storia disonesta”…

La scenografia essenziale, composta solo da un divano e un tavolino con dei bicchieri e una bottiglia di vino rosso, ha contribuito a donare al reading una patina teatrale. Una commistione di arti ben riuscita, quindi, sicuramente da riproporre e da consigliare.

(Photo Credits: Laura Sbarbori)

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