Mahmood e Blanco: “A Sanremo solo per fare musica”

Mahmood e Blanco by Bogdan Chilldays Plakov

Mahmood e Blanco si sono raccontati, sabato 5 febbraio, nella Conferenza Stampa da Sanremo alla quale abbiamo partecipato anche noi di Indieffusione. Vediamo com’è andata in attesa della serata musicale più importante dell’anno che decreterà il vincitore della 72ma edizione del Festival.

 

Anche Indieffusione era presente alla Conferenza Stampa di Mahmood e Blanco del 5 febbraio 2022 dove gli artisti hanno raccontato l’esperienza del Festival in duo.

In gara con il brano “Brividi” e attualmente in testa alla classifica generale virtuale, nella serata delle cover vinta da Gianni Morandi in coppia con Jovanotti, i due artisti, che hanno ricevuto i complimenti da Gino Paoli per la loro interpretazione di “Il cielo in una stanza”, si sono aggiudicati il secondo posto del podio. A chi chiede loro se la presenza di Jovanotti sia stata determinante per la vittoria di Morandi nella serata del venerdì, rispondono che i due sono mostri sacri della musica ai quali non serve alcuna mano e che la vittoria ottenuta con il medley sia stata semplicemente frutto della magia creata sul quel palco:

 

“Hanno vinto Morandi e Jovanotti perché la loro esibizione é stata figa.

Chi se ne frega se non siamo arrivati primi!”

 

Mahmood e Blanco sono tra i favoriti nella corsa per la vittoria della 72ma edizione del Festival ma loro rispondono con serenità sottolineando come chi è favorito, in verità, non vince mai:

 

“Siamo abbastanza tranquilli perché non ci aspettiamo nulla. Non pensiamo alla classifica perché in gara ci sono tanti altri artisti di cui siamo fan e dei quali abbiamo una stima immensa, e per noi è strano essere su un gradino più alto di loro. La nostra speranza è solo quella di non deludere chi fino a questo momento ci ha sostenuto e ci ha trasmesso tutto questo amore che si nota nei risultati ottenuti dal pezzo.”

 

Mahmood e Blanco by Bogdan Chilldays Plakov -45

 

Scritta da Mahmood e Blanco e composta assieme a Michelangelo, che ne è anche produttore, Brividi è una ballad romantica con pianoforte e archi che richiamano l’arrangiamento d’orchestra. Allo stesso tempo ha un sapore moderno in cui le voci e i punti di vista dei due artisti, nonostante i 10 anni di differenza, si intrecciano in perfetta armonia per raccontare come la paura di essere inadeguati in amore appartenga a tutte le generazioni.

 

Due mondi apparentemente distanti ma legati dalla versatilità e dalla forza emotiva della loro scrittura. Da una parte una visione più disillusa, cantata con maggiore consapevolezza da Mahmood, dall’altra l’impulsività e la genuinità di Blanco.

 

Il videoclip, girato ad Amsterdam e diretto da Attilio Cusani, traduce in immagini le due storie. I protagonisti si alternano così come gli scenari che ricreano l’idea della libertà tutta da percorrere sulle bici di diamanti realizzate per loro con cristalli Swarovski, puntando al cielo.

 

 

Mahmood, vincitore del Festival nel 2019 con “Soldi” sale sul palco dell’Ariston per la quarta volta mentre Blanco, classe 2003, si affaccia alla kermesse per la sua prima volta in carriera. Due approcci diversi ma che si contaminano a vicenda e che si riflettono nella canzone in gara. Da una parte, come racconta Mahmood:

 

L’esperienza con Ricki è un training perché mi sta insegnando un sacco di cose, a partire da un approccio al palco un po’ meno prevedibile del solito. Il fatto che Blanco abbia 18 anni mi permette di uscire dagli schemi perché lui sa vivere le cose in maniera più libera di me che, invece, penso sempre troppo”.

 

Mahmood e Blanco by Bogdan Chilldays Plakov -45

 

Mentre Blanco grazie alla presenza di Mahmood, vive il suo primo Festival con “Una tranquillità che da solo non avrei avuto”.

I due, che annunciano una piccola sorpresa per l’ultima serata del Festival, raccontano i risultati incredibili ottenuti con il pezzo che è tra i più ascoltati al mondo, qualcosa di completamente inaspettato. E a chi chiede se i numeri degli stream sulle piattaforme digitali debbano essere, un giorno, tradotti in un parametro di giudizio nel Festival, rispondono che questi ultimi dovrebbero essere semplicemente la conseguenza di quello che accade su quel palco, mentre il giudizio debba essere lasciato alle giurie competenti che sono perfettamente in grado di capire quello che fanno.

 

“Noi siamo venuti qui solo pensando di far musica, le classifiche le lasciamo agli altri.

Siamo felici di tutto l’amore che ci è arrivato in questi giorni,

cosa che per noi è già abbastanza scioccante.”

 

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