Il viaggio emotivo dei Legno: Luminosissimi e il futuro della loro musica

Dopo l’exploit della scorsa estate, con l’inedita e dirompente collaborazione con Rettore, i Legno tornano con il singolo “Luminosissimi” accompagnato dal video ideato e realizzato da Ramarro. Noi di Indieffusione abbiamo avuto l’opportunità di parlare con il duo per svelare i retroscena di questa nuova tappa della loro eclettica carriera.

Legno è un progetto indipendente, un duo toscano che ha finora totalizzato 40 milioni di stream. Il progetto debutta a giugno 2018 con la trilogia “Sei la mia droga” (parte uno), “Tu chiamala estate” (parte due) e “Mi devasto di thè” (parte tre).

Tra le loro collaborazioni spiccano nomi come: Rettore, Lo Stato Sociale, Rovere, Divanoletto. Il nuovo singolo “Luminosissimi”, uscito lo scorso 13 Ottobre, poggia un nuovo tassello del loro percorso che li vedrà a breve impegnati nel “Club Tour 2023” nelle seguenti date: 2 Novembre all’ Off Topic di Torino, poi tappa all’Arci Bellezza di Milano (3 novembre), all’Alcazar di Roma (23 novembre), al Viper di Firenze (24 novembre) e al Locomotiv di Bologna (30 novembre).

In questi giorni li abbiamo nuovamente raggiunti per farci raccontare il processo creativo e le ispirazioni che si nascondono dietro questo entusiasmante progetto.

Ciao ragazzi, bentornati su Indieffusione! Il vostro ultimo singolo, “Luminosissimi”, è appena uscito. Potete condividere con noi cosa ha ispirato la canzone e il video che lo accompagna?

Quando un amore finisce si cerca di fare qualsiasi cosa per tornare insieme alla persona che si ama. Si fa a pugni con noi stessi, si cercano soluzioni ripercorrendo gli attimi di vita quotidiana, pensando dove si è sbagliato, cercando soluzioni impossibili. “Luminosissimi” parla di questo, ripercorre una storia d’amore che è finita nel vuoto di una discoteca a fine serata, nel vuoto di un lampione spento, negli attimi di vita, nei dolori che solo il tempo potrà curare. Il lyric video è stato fatto dal tiktoker Ramarro, un’idea semplice che voleva concentrarsi soprattutto sul testo del brano.

Nell’affrontare temi di amore e perdita, come avete cercato di trasmettere queste emozioni attraverso la vostra musica?

Luminosissimi ripercorre una storia d’amore finita, avevamo da raccontare qualcosa che ci ha scosso e fatto del male. Nasce così questo pezzo molto profondo che ci ha aiutato a superare un momento difficile. Fortunatamente quando ci capitano momenti no sappiamo gestirli scrivendo. In questo modo ci sfoghiamo cercando di ritrovare una certa serenità.

Come descrivereste l’evoluzione del vostro stile musicale dalla trilogia iniziale “Sei la mia droga” fino al vostro ultimo singolo “Luminosissimi”?

Sono passati un po’ di anni e siamo cresciuti. All’inizio era tutto molto spensierato e diretto, adesso nutriamo l’esigenza di raccontarci in modo più intimo, forse più maturo. È inevitabile:quando si cresce le cose cambiano e cambia pure il modo di vivere e di scrivere le canzoni.

Potete raccontarci qualcosa riguardo al vostro prossimo “Club Tour 2023” in partenza a Novembre? Cosa possiamo aspettarci da questi spettacoli dal vivo?

Siamo felicissimi! Sarà un tour nuovo e ricco di sorprese che annunceremo più avanti. Abbiamo cambiato la scaletta e lo spettacolo e ne siamo felici perché è come se ripartissimo da zero con tanta nuova energia. Vi aspettiamo il 2 di novembre a Torino all’Off Topic, il 3 all’Arci Bellezza di Milano, il 23 di Novembre all’Alcazar di Roma, il 24 al Viper di Firenze e il 30 al Locomotiv di Bologna!.

Quali sono stati alcuni dei momenti più significativi della vostra carriera musicale finora? C’è qualcosa che vi ha sorpreso particolarmente lungo il percorso?

Sicuramente le persone che incontriamo quando siamo in tour. È infinitamente sorprendete poter creare relazioni umane vere e significative. Sembra che tutto sia sempre relegato a contatti virtuali, invece non è così e suonando in giro si respira tanta voglia di contatto vero, di abbracci e di parole versate su discorsi utili o anche inutili. Ma è bello così!

Avete menzionato che il vostro progetto è indipendente. Quali sfide avete incontrato nel mantenere questa indipendenza e come avete superato tali ostacoli?

Gli ostacoli si superano lavorando e credendo al progetto. Il mondo indipendente è libero, noi suoniamo molto e scriviamo, appunto, per poter viaggiare alla scoperta di tutto ciò che possiamo incontrare condividendone le vibrazioni che ne assorbiamo.

Come vi siete adattati alle sfide del panorama musicale moderno, specialmente durante la pandemia, e quali strategie avete adottato per mantenere il vostro pubblico impegnato e interessato alla vostra musica?

Adattandosi al cambiamento. Dopo la pandemia ci siamo ritrovati a vivere in un contesto musicale molto diverso e, fortunatamente per noi, non ci siamo mai fermati, soprattutto suonando. Questo ci ha aiutato molto, e siamo contenti che abbiamo visto crescere il nostro pubblico. È stato bello aver fatto parte di un cambiamento, siamo cresciuti con sfide avverse e difficili ma possiamo ritenerci fortunati nell’averle affrontate e superate senza farci troppo del male.

Come avete gestito il crescente riscontro di pubblico che avete ottenuto fin dall’inizio della vostra carriera musicale? Quali insegnamenti avete tratto da questo percorso?

È stato importantissimo per noi conoscere persone nuove, che non possiamo neanche definire pubblico, alcuni sono diventati proprio amici, è una cosa bella e non scontata. L’insegnamento più grande lo nutriamo dall’amore che riceviamo quando cantano un nostro pezzo, è l’infinita accoglienza che ci riservano quando arriviamo, è la condivisione che unisce e in questo momento storico. Ne dobbiamo fare tesoro.

Quali sono i vostri piani e obiettivi per il futuro? C’è qualcosa di nuovo che state preparando per i vostri fan?

Stiamo lavorando a canzoni nuove, ci sarà il tour e poi molto altro ancora, insomma non ci fermiamo più!