Dietro le quinte di “Dopo di me”: intervista a sonoalaska

sonoalaska dopo di me

Dopo aver pubblicato i singoli “Lenzuola nere” e “Bambole voodoo”, la cantautrice romana sonoalaska presenta al pubblico un lato inedito di sé: graffiante, determinato e accattivante proprio come il suo nuovo singolo “Dopo di me”, in uscita venerdì 29 settembre per Pepperpot (distribuzione ADA Music Italy) e da oggi l’ascolto in Anteprima su Indieffusione

 

 

Dopo di me”, prodotto da Alessandro Forte (Galeffi, Aiello), racconta cosa significhi cadere nella trappola di una finta relazione, in cui successivamente rimane solo spazio per una rabbia viscerale e incontrollata, dove la fragilità di una giovane donna prende il sopravvento.

L’anima più pop di sonoalaska si mescola sapientemente con sonorità distorte e un’attitudine punk, prendendosi gioco apertamente di un manipolatore seriale. “Dopo di me” vuole essere quel brano di rivalsa pronto per essere cantato a squarciagola tra le mura della propria camera, un grido contro gli atteggiamenti tossici e maschilisti della società odierna, l’ennesimo assaggio senza filtri della personalità travolgente di Federica De Angelis con la quale abbiamo fatto quattro chiacchiere a poche ore dall’uscita del brano che noi di Indieffusione vi facciamo ascoltare in anteprima. 

 

sonoalaska dopo di me

 

 

Ciao Federica, “Dopo di me” è il tuo nuovo singolo in uscita il 29 settembre. È un brano autobiografico?

Dentro il brano c’è anche una mia storia, ma non solo. Tutti siamo caduti almeno una volta nelle mani di un manipolatore o di una manipolatrice. Mi piace chiamarli “truffatori dell’amore”, perché poi la sensazione che provi quando realizzi che era solo una finzione è esattamente quella di quando ti raggirano per soldi: shock, rabbia, ti senti stupido (e sbagli a pensarlo).

Com’è nata l’idea dell’arrangiamento su questo pezzo?

Io e il mio produttore (Alessandro Forte) abbiamo capito subito che questo pezzo aveva bisogno di una forte energia per esprimere al meglio la rabbia. Così, per la prima volta, abbiamo inserito la chitarra elettrica, le distorsioni e dei suoni molto aggressivi. Siamo tanto fieri del risultato che abbiamo ottenuto: un contrasto necessario in linea con la mia personalità.

Rispetto ai tuoi singoli precedenti “Dopo di me” segna una svolta nelle sonorità unendo il pop più fruibile ad un’attitudine più punk. Cosa possiamo aspettarci dai prossimi lavori invece? Continuerai su questa linea?

Mi sono davvero tanto divertita con queste nuove sonorità. Scrivendo sempre al pianoforte a volte mi risulta difficile capire quale tipo di arrangiamento scegliere. Se un anno fa mi avessero chiesto se avrei mai unito al mio pop un po’ di attitudine punk, avrei risposto subito di no. Ad oggi non credo proprio che abbandonerò quest’attitudine. Magari non sarà presente in ogni mio nuovo brano, ma è una scelta stilistica che mi ha talmente sorpreso ed entusiasmato che anche il pezzo più struggente che tengo ancora nel cassetto, lo vorrei stravolgere in questa nuova chiave. 

 

sonoalaska dopo di me

 

Nel tuo percorso musicale suoni spesso dal vivo. Quanto è importante per te il fatto di salire sul palco e cercare il coinvolgimento del pubblico?

Cerco di suonare il più possibile perché ogni volta imparo qualcosa. Quest’estate ho affrontato palchi diversissimi e ogni situazione è stata una risorsa importante. Oggi sono un’artista sempre più sicura e il contatto con un pubblico fisico e vero non è paragonabile a quello che si crea in rete. Sono felice quando scendo dal palco e anche solo una persona mi viene incontro per chiedere della mia musica.

Dalla pandemia in poi hai avuto una presenza molto attiva sui social, in particolare su instagram e TikTok dove hai lanciato un tuo format che ha riscosso un buon successo. Nel momento della pubblicazione della tua musica che feedback hai avuto dal pubblico che ti seguiva?

Non è facile portare le persone da un format di successo alla tua musica. Instagram e soprattutto Tiktok sono social veloci, dove va virale ciò che è già andato virale. Di casi emergenti che esplodono come Matteo Romano ce ne sono davvero pochi, anzi, forse lui è proprio l’unico, almeno in Italia. In questi giorni sto tornando sui social per promuovere con le mie forze il singolo. Non ricevo lo stesso impatto virale di una cover già famosa, ma è per me comunque un buon traguardo raggiungere qualcuno e creare una fanbase da zero.

Che rapporto hai con i social e quanto ritieni oggi siano importanti per costruire una fan base? 

Sono davvero importanti, forse troppo. Il fatto è che chiunque ormai fa musica e il “successo” facile dei social ha portato persone senza una vera urgenza artistica a scrivere ad ogni costo una hit. Le case discografiche pretendono che l’artista emergente abbia un impatto social, ma non si rendono conto di quanta fatica e lavoro ci sia nel creare contenuti o quanto la loro viralità dipenda da un algoritmo che cambia in continuazione. Ammetto che anche io in passato sono caduta nell’ossessione dei numeri e delle visualizzazioni, ma oggi i social li vedo come una vetrina che se per qualche volta non viene notata, non importa. Di sicuro però non li abbandonerò mai perché è da ingenui pensare che in una prima fase non servano. In fondo è grazie a loro se ho una piccola fan base che spero possa crescere sempre di più.

Come abbiamo detto, dal 29 settembre è disponibile il tuo nuovo singolo “Dopo di me”. Puoi già darci qualche appuntamento live per seguirti in giro?

La sera del 28 settembre potete aspettare la mezzanotte con me al Container San Lorenzo. Sto anche organizzando un party insieme al mio produttore Alessandro Forte previsto per ottobre, dove potrete sentire il nuovo pezzo e tante altre cose. Sui miei social aggiorno sempre i miei seguaci sulle serate che faccio continuamente e che organizzo… all’ultimo! Sono un’artista un po’ incasinata e folle, non si era capito?

 

Qui l’ascolto in anteprima esclusiva per Indieffusione:

 

 

 

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