Fuori il 28 aprile 2020 il nuovo singolo di Caffellatte, Carta Stagnola. Il brano, nuovamente firmato da Alessandro Donadei, con il prezioso supporto di Mario Ciancarella al mix, Nmgrecorecording studio al master e distribuito da Artist First, si discosta particolarmente dai precedenti in termini di produzione, testo e atmosfera.
Se il sunto costante all’interno dei precedenti brani era l’attrito tra il synthpop e la componente testuale, in questo caso la partita si gioca su un piano differente: l’attrito tra l’universo della trap, del vocoder e del tune, posto a confronto con un brano ed un testo pregni di sensazioni estremamente intime.
“Carta Stagnola”, il nuovo singolo di Caffellatte, non racconta in minima parte una storia d’amore (come i più possono certamente pensare al primo ascolto), bensì, proprio come fosse una storia d’amore tormentata con se stessi, tratta un argomento spinoso e complesso: la depressione e, nello specifico il Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA), di cui la cantautrice ha sofferto per diversi anni.
Porre una lente d’ingrandimento a riguardo e farlo con delicatezza era l’obbiettivo del brano che, per quanto non sia didascalico, tratteggia delle sensazioni a pelle, raccontando a parole uno stato mentale su cui purtroppo non si pone abbastanza attenzione.
Ogni “tu” presente nel brano è rivolto a se stessa, ogni freccia dolorosa è una spina nel fianco che, con il tempo, ha ferito e ha permesso alle stesse ferite di rimarginarsi. Il brano chiude con la controparte ammalata in stato di sottomissione, “lasciata morire” appunto.