Aspettando Godot di Samuel Beckett al Teatro Palladium di Roma

Il 28-29-30 aprile 2017 il Teatro Palladium di Roma presenta “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, uno spettacolo prodotto dal Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano.

Prodotto dal Teatro Carcano di Milano nella stagione 2014/15, Aspettando Godot di Samuel Beckett ha per protagonista un formidabile terzetto di attori di grande valore e temperamento formato da Antonio Salines (Estragone), Luciano Virgilio (Vladimiro) e Edoardo Siravo (Pozzo). Accanto a loro nel ruolo di Lucky (in sostituzione di Enrico Bonavera) Fabrizio Bordignon e, nel ruolo del Ragazzo, Beniamino Zannoni.

La regia è firmata da Maurizio Scaparro, uno dei maestri della scena italiana e internazionale, alla sua seconda collaborazione con il Teatro Carcano dopo l’eccezionale exploit della Coscienza di Zeno della stagione 2012/13 e alla sua prima messinscena beckettiana. La critica, unanimemente entusiasta, ha definito lo spettacolo “umanissimo”, “tridimensionale”, “solare” ed ha lodato l’eccellenza degli interpreti e il delicato e suggestivo impianto scenico.

Aspettando Godot

Scritto da Samuel Beckett, “En attendant Godot”, nelle parole di Jean Anouilh “un capolavoro che provocherà disperazione negli uomini in generale e in quelli di teatro in particolare”, fu considerato da molti una provocazione, un trucco, prima di essere universalmente accettato come opera d’eccezione. I due vagabondi protagonisti dell’opera, Vladimiro/Didi e Estragone/Gogo, sono diventati l’emblema della condizione dell’uomo del Novecento, essere in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastità di un cosmo ostile, segnato fin dalla nascita (“partoriscono a cavallo di una tomba, il giorno splende un istante, ed è subito notte”, dice Pozzo).

<<Sento il peso, la responsabilità e l’emozione di mettere in scena per la prima volta un testo di Samuel Beckett e in particolare “Aspettando Godot”. Rileggo questo testo oggi e mi colpisce profondamente per le sue radici collegate alla millenaria e senza confini Cultura Europea, che noi stiamo colpevolmente dimenticando. Quelle creature deboli e immortali come Estragone e Vladimiro (e come Pozzo e Lucky), che vivono in una terra desolata aspettando Godot, che non arriverà mai. Vivono in un lontano e vicino (a loro e a noi) ‘900 nel ricordo romantico di una Tour Eiffel che resiste come immagine e nell’aridità di un presente che esclude loro e quelli che vorrebbero cantare, ballare parlare, vivere. Vorrei poter idealmente dedicare questa nostra fatica all’Europa della Cultura, la grande dimenticata dell’Europa che viviamo; ma anche a quelle parole che Beckett sussurra quasi per caso, come “teatro”, “varietà”, “circo”.>> (Maurizio Scaparro)

 

28-29-30 aprile 2017

Aspettando Godot di Samuel Beckett

Con Beniamino Zannoni

Scene Francesco Bottai
Costumi Lorenzo Cutùli

Regia
Maurizio Scaparro

Teatro Palladium – Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, 00154 Roma

 

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