A Cenere il Premio Amnesty Emergenti, a Manuel Agnelli la Sezione Big

Amnesty Emergenti 2023

A Cenere il Premio  Amnesty Emergenti, a Manuel Agnelli quello per i Big. Si chiude così a Rovigo la prima edizione della “Settimana dei Diritti Umani” e la 26ma edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty che ha visto Indieffusione tra i partner dell’evento per il terzo anno consecutivo.

 

La 26a edizione del Premio Amnesty nella sezione Emergenti ha visto la vittoria di Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?”, un brano sugli stereotipi di genere imposti dalla società e dai media che ha ricevuto anche il premio del MEI, mentre a La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo” è andato il premio della critica.

Il premio della giuria popolare e la Targa Indieffusione – Noise Symphony, partner dell’evento, se li è aggiudicati Obi da Torino con “Attimo” in una finale che ha visto in gara anche Buva da Cerignola con “Sud” e Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”.

La finale del contest che premia le canzoni sui Diritti Umani si è svolta domenica 23 Luglio in Piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo nella giornata conclusiva del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” e della “Settimana dei Diritti Umani”, che ha invaso la città dal 17 al 23 luglio con un fitto programma tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli. Il filo rosso della manifestazione era: “D(i)ritti al futuro”.

Protagonista della giornata finale è stato anche Manuel Agnelli, che ha ricevuto il Premio Amnesty International Italia 2023 nella sezione Big per il suo brano “Severodonetsk”. L’artista milanese ha tenuto nel pomeriggio un incontro alla Sala della Gran Guardia con Francesca Corbo di Amnesty International Italia, Michele Lionello, direttore artistico del festival, ed Edoardo Gaffeo, sindaco del Comune di Rovigo in cui si è raccontato approfondendo diverse tematiche, a partire dai Diritti Umani, fino ad analizzare il panorama musicale odierno e l’importanza di dover rimettere al centro la cultura come punto di partenza imprescindibile per la formazione delle persone. In questa occasione Manuel Agnelli ha dichiarato:

 

“La musica possiede l’eccezionale capacità di dare voce a chi non ne ha. La vittoria del Premio Amnesty rappresenta un riconoscimento di grande valore per me, poiché premia la qualità dei contenuti e mi ha fatto sentire nel mio piccolo utile. In particolare, il brano vincitore è nato da una reazione alla narrazione della guerra sui media, che troppo spesso trascurano la sofferenza umana che ne deriva. Ho cercato di raccontare delle sensazioni, che spesso sono quelle che passano in secondo piano. La vittoria del Premio dimostra che la musica può essere una leva efficace per sensibilizzare e generare un cambiamento, e costituisce un importante riconoscimento per chi utilizza la propria arte per lottare a favore della libertà e dei diritti umani”.

 

Francesca Corbo in rappresentanza di Amnesty International Italia ha aggiunto: “Il Premio a Manuel Agnelli mostra, ancora una volta, come la musica sia uno strumento potente per diffondere i diritti umani. L’esistenza di questo riconoscimento, ormai al suo 21esimo anno di età, è la prova di come i diritti umani siano qualcosa che artiste e artisti hanno a cuore e che la retorica dei musicisti che devono solo cantare o degli attori che devono solo recitare è qualcosa di ormai vecchio e superato. La musica, come tutta l’arte in generale, è sempre più una preziosa alleata per chi non vuole restare in silenzio davanti alle ingiustizie e per dare proprio voce a chi non ne ha”.


ALTRI ARTICOLI RECENTI

Scarica l’App Indieffusione per iOSAndroid per un’esperienza ancora più immersiva nella Community, con una rotazione 24/7 senza interruzioni, i nostri programmi e tutte le opportunità radiofoniche e live dedicate agli Artisti che stanno plasmando il futuro della scena musicale italiana.